Il Gazzettino – 03/03/2023
“Tognon”, luci mondiali grazie all’Air Mash.
Riccardo Saccon / FONTANAFREDDA
Calcio C – Il Campo
Si chiama Air Mash il nuovo sistema di gestione dei fari del “Tognon” e porta la firma del colosso Philips, che per la sua installazione e messa in funzione ha fatto arrivare dall’Olanda l’ingegnere che l’ha inventato.
“È un sistema – spiegano il sindaco Michele Pegolo e il referente dell’Area 2 Alessio Prosser – innovativo di gestione dell’illuminazione, via wi-fi. Ed è una prima mondiale. Ci sono stati test in stadi di dimensioni ridotte nell’America del Nord, ma questo è il primo di una certa grandezza gestito con l’Air Mash”.
I 76 fari Led con luce dimmerabile verranno “manovrati” individualmente. Così si potranno gestire in modo diverso quando gioca il Pordenone, garantendo i lux richiesti per la serie C, abbassando luminosità (e consumi) per il Fontanafredda tra i dilettanti.
Si può anche illuminare solo una parte o metà dello stadio, nonché sviluppare “giochi di luce”, come testato in settimana per la certificazione dell’illuminazione da inviare alla Figc. Ieri ai lati della tribuna sono stati fissati lo stemma del comune e la scritta Fontanafredda. È il marchio di fabbrica dello stadio.
“Siamo molto orgogliosi – sorride Pegolo – di quanto è stato realizzato. è un gioiello che ci invidiano, ammirato pure da ingegneri e tecnici arrivati qui in questi mesi da altri Paesi. Dobbiamo ringraziare la lungimiranza di Giovanni di Benedetto con il progetto dell’architetto Dino Angeli, che volle uno stadio comprensoriale negli anni ’70. E oggi il presidente regionale Massimiliano Fedriga, che ha capito l’importanza di investire qui per riportare a casa il Pordenone”.
Corsi e ricorsi. “Oltre a 50 anni fa si riuscì a guardare avanti – prosegue il sindaco – tanto che oggi questo impianto gioiello è ancora l’originale, soltanto rimesso a nuovo. Necessitava di un restyling importante. In tutto sono stati investiti qui, grazie alla Regione 3 milioni e 45 mila euro, al netto dell’Iva.
È stata cambiata la caldaia e abbiamo due campi nuovi in materiale sintetico. Il 2 è già finito, il 3 è previsto a fine campionato. Nuovi sono terreno, sistema di deflusso delle acque, servizi, sala Gos, poltroncine e luci”.
Il tutto fa parte della Cittadella dello sport. “Tanti lavori esterni erano già previsti – puntualizza -. Ora, grazie ai finanziamenti regionali abbiamo potuto sistemare molte cose in anticipo. E poi accoglierà concerti e manifestazioni”. I posti utilizzabili ora sono 3400. Ben lontani dai 10000 certificati di cui parla Luigi Pandini nel libro sulla storia del Fontanafredda Calcio, in cui ricorda come la prima partita importante giocata nel Comprensoriale fu un leggendario Udinese – Milan. Per la B ne serviranno 5500. Nel cassetto del Comune ci sono già le ipotesi degli interventi necessari.